Che la F1 stia rischiando di scivolare nell’indifferenza nei suoi riguardi da parte dei suoi tifosi, questo è un rischio concreto. Anzi, forse è già realtà.
Formula 1 pecoreccia: sì
Stiamo vivendo una Formula 1 cervellotica, pecoreccia, complicata che sembra quasi impegnata a fare di tutto per allontanare i tifosi. I duelli in pista sono il sale della F1 e quindi ci vorrebbe un po’ più di buonsenso, equilibrio e comprensione nel giudicare situazioni di gara come quella di ieri a Montréal.
Vettel è uscito di pista, tagliando la chicane e finendo sull’erba ma oggettivamente, nel rientrare non poteva fare chissà cosa per evitare quanto successo. Avrebbe dovuto forse accostare tutto a sinistra? Nessuno pilota lo farebbe e aggiungo: giustamente. Altrimenti, non sarebbe più un pilota ma un impiegato delle Poste o un controllore di volo. Insomma, sarebbe altro.
L’episodio di ieri poteva essere benissimo qualificato come semplice incidente di corsa esattamente come successe nel 2016 a Monte Carlo quando Hamilton ostacolò Ricciardo su Red Bull, tagliando la chicane dopo l’uscita del tunnel.
Morale della favola: non era da prendere alcun provvedimento sanzionatorio nei confronti di Vettel. Punto.
Vettel sotto pressione, sbaglia: sì
Anche questo è un dato incontrovertibile: Vettel sbaglia se messo sotto pressione. Non è la prima volta. Può capitare di sbagliare ma la frequenza di questi errori sta crescendo se pensiamo anche agli anni scorsi. È un vero peccato perché ieri parevano davvero esserci tutte le carte in regola per ottenere il primo successo per la Ferrari in questo 2019.
Hamilton non sbaglia e mette pressione: sì
Luigi non sbaglia quasi mai. È maturato moltissimo sotto questo profilo. Ieri ha messo sotto pressione Seb, portandolo all’errore anche perché non aveva la possibilità concreta di superare il tedesco.
Ma vi ricordate quanto successo a Monte Carlo pochi giorni fa? Hamilton ha alzato il muro senza commettere errori di guida ed il rampante Verstappen non ha potuto fare granché se non tentare quell’unico assalto all’uscita del tunnel.
Scambierei Ham per Seb?: sì
Il titolo parla chiaro: ad oggi, non avrei alcun dubbio nello scambiare Seb con Lewis. Primo perché penso che il ciclo del tedesco alla Ferrari si sia esaurito. Secondo, perché sarei curioso di vedere il britannico al volante di una Ferrari. Un mio desiderio difficile però da concretizzarsi.