Sebastian Vettel ha vinto meritatamente ma a sorpresa, il Gran Premio d’Australia di Formula 1 2018, battendo di circa 5 secondi il rivale di sempre in questi anni e mi riferisco a Lewis Hamilton che oggi deve inghiottire un boccone molto amaro.
Sebastian è scattato dalla terza posizione sulla griglia ed ha mantenuto la posizione; successivamente, a differenza del compagno di scuderia, il tedesco ha ritardato di molto la sosta e grazie all’entrata in scena della safety car virtuale, ha potuto effettuare il suo cambio gomme e rientrare proprio un attimo prima di Hamilton.
E questa beffa è costata cara al britannico che da allora in poi non è stato in grado nemmeno di provare ad attaccare il tedesco, pur riuscendo a far calare il gap sotto il secondo.
Kimi Räikkönen ha chiuso al terzo posto: il finlandese è partito bene, molto accorto ma battagliero poi però è uscito di scena per quanto riguarda la vittoria avendo puntato su una strategia diversa dal socio di box. Sul finale, il finlandese ha dovuto respingere gli assalti inconsistenti di Daniel Ricciardo che ha chiuso a soli 8 decimi dal podio.
Fernando Alonso ha portato a termine una robusta gara: un quinto posto molto prezioso che rilancia l’immagine della McLaren pesantemente offuscata nelle ultime 3 stagioni. Lo spagnolo ha preceduto un confusionario Max Verstappen finito in testacoda al decimo giro.
Completano la top 10 i vari Hülkenberg, Bottas, autore di una rimontina (partiva 15esimo), Vandoorne e Sainz.
Apro brevemente una finestra di discussione sulla prestazione di squadra del team Haas: il doppio e ravvicinato ritiro di Magnussen e Grosjean dovuto molto probabilmente allo stesso problema (mancato avvitamento di una ruota) è stato televisivamente molto pecoreccio ma soprattutto doloroso considerando la caterva di punti preziosi che potevano arrivare da ottimi piazzamenti (forse anche da top 5).
Passo alle conclusioni: la Ferrari, con la strategia perfetta, ha beffato Hamilton che si sentiva la vittoria già in tasca. Un pizzico di buona sorte ha fatto il resto. Ma la vettura non è da buttare. Naturalmente poi ogni pista racconterà la sua storia. Fra due settimane si correrà in Bahrain.
Classifica Mondiale Piloti 2018:
Pos. | Pilota | Nazionalità | Auto | Pti. |
---|---|---|---|---|
1 | GER | FERRARI | 25 | |
2 | GBR | MERCEDES | 18 | |
3 | FIN | FERRARI | 15 | |
4 | AUS | RED BULL RACING TAG HEUER | 12 | |
5 | ESP | MCLAREN RENAULT | 10 | |
6 | NED | RED BULL RACING TAG HEUER | 8 | |
7 | GER | RENAULT | 6 | |
8 | FIN | MERCEDES | 4 | |
9 | BEL | MCLAREN RENAULT | 2 | |
10 | ESP | RENAULT | 1 | |
11 | MEX | FORCE INDIA MERCEDES | 0 | |
12 | FRA | FORCE INDIA MERCEDES | 0 | |
13 | MON | SAUBER FERRARI | 0 | |
14 | CAN | WILLIAMS MERCEDES | 0 | |
15 | NZL | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 0 |
Classifica Mondiale Costruttori 2018:
Pos. | Team | Pti. |
---|---|---|
1 | FERRARI | 40 |
2 | MERCEDES | 22 |
3 | RED BULL RACING TAG HEUER | 20 |
4 | MCLAREN RENAULT | 12 |
5 | RENAULT | 7 |
6 | FORCE INDIA MERCEDES | 0 |
7 | SAUBER FERRARI | 0 |
8 | WILLIAMS MERCEDES | 0 |
9 | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 0 |
10 | HAAS FERRARI | 0 |