Home Motorsport Formula 1 Stirling Moss: morto a 90 anni. Breve biografia

Stirling Moss: morto a 90 anni. Breve biografia

Secondo nel mondiale piloti di F1 per 4 anni consecutivi dal 1955 al 1958 e terzo nelle successive 3 stagioni. Si è spento nel giorno di Pasqua, nella sua casa nel quartiere di Mayfair a Londra con al fianco la moglie Susie. Anche la Ferrari lo ricorda.

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Foto: Scuderia Ferrari.
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Si è spento durante le festività pasquali, Sir Stirling Moss. Aveva 90 anni ed è deceduto esattamente lo scorso 12 aprile. Era considerato come uno dei grandi piloti della storia della Formula 1 pur non avendo mai vinto il campionato del mondo.

Per questo motivo, era spesso descritto come “the greatest driver never to win the World Championship” (il più grande pilota che non ha mai vinto il campionato del mondo). Il pilota inglese prese parte a 66 GP (partenze) in totale, vincendone ben 16. Fanno parte del suo bottino anche 24 podi, 16 pole position e 19 giri veloci. L’ultima partecipazione fu il GP degli USA del 1961. Particolarmente avvincenti furono i suoi successi nel GP di Monaco e della Germania del 1961.

Moss prese parte a diverse competizioni: si ricordi, per esempio, il successo alla Mille Miglia del 1955 al volante di una Mercedes.

Nel 1962, Moss si schiantò con la sua Lotus in occasione del Glover Trophy a Goodwood: in quella drammatica circostanza rimase in coma per un mese e la parte sinistra del corpo si mantenne paralizzata per sei mesi. Di lì a poco il ritiro fu quasi scontato perché non sentiva più le stesse sensazioni di prima, suffragate dai riferimenti cronometrici. Nel 1980 effettuò un breve rientro nel mondo delle corse e successivamente prese parte a eventi sportivi di auto storiche dai quali si separò definitivamente nel 2011.

Negli ultimi anni ha comunque mantenuto l’interesse e la sua presenza da osservatore in F1 e ne è stato anche corrispondente fino al ritiro dalla vita pubblica avvenuto a gennaio 2018.

Anche la Scuderia Ferrari ha reso omaggio sul suo sito a Stirling Moss, ricordandolo come “uno dei suoi più fieri rivali in pista, nonché uno dei piloti più forti della storia, indiscusso protagonista dell’automobilismo dal 1950 al 1962.

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