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Koenigsegg Jesko: con etanolo E85 i Cavalli schizzano in alto

Dalla fine del 2020 scatterà la produzione dei 125 esemplari di questa supercar il cui nome è un omaggio al padre del fondatore e AD, Christian von Koenigsegg.

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Koenigsegg ha presentato a Ginevra 2019 la nuova megacar Koenigsegg Jesko, erede della Agera RS. Conosciamola un po’ meglio.

Fino a 1600 CV!

La Koenigsegg Jesko è spinta dal riprogettato motore V8 twin-turbo da 5.0 litri erogante 1280 CV, utilizzando benzina normale e addirittura 1600 CV impiegando il bioetanolo E85. L’albero motore, il più leggero al mondo dato che il suo peso è di soli 12 kg, è costruito in una piccola azienda nel sud della Svezia. Le bielle, realizzate con acciaio svedese di qualità, pesano 540 grammi ciascuna, bulloni inclusi: esse sono leggere come quelle precedenti in titanio ma più resistenti. I pistoni, con rivestimento ceramico, pesano solamente 290 grammi ciascuno.

La coppia massima del motore, il cui peso è di 189 kg, ammonta a 1500 Nm disponibile a 5100 giri/min.

Trasmissione

La nuova trasmissione Light Speed Transmission, dall’ingombro molto ridotto, è una unità a 9 rapporti sprovvista dei tradizionali anelli di sincronizzazione, che si caratterizza per la rapidissima velocità dei cambi marcia. Koenigsegg LST permette dunque di passare, ad esempio, dalla settima alla quarta marcia senza dover attendere la sincronizzazione. Il suo peso è di soli 90 kg, comprese frizioni a bagno d’olio, fluidi, volano, motorino d’avviamento e pompa dell’olio.

Telaio e Aerodinamica

Il telaio monoscocca in fibra di carbonio è più lungo di 44 mm e più largo di 20 mm, potendo così offrire più spazio per la testa e le gambe degli occupanti. I bracci trasversali allungati, in stile F1, sono mantenuti e migliorati. Gli ammortizzatori sono Öhlins: essi lavorano in sinergia con l’ammortizzatore attivo Triplex montato sulle sospensioni anteriori. Questo ammortizzatore aiuta a mantenere un’altezza di guida ottimale nelle situazioni di alto carico aerodinamico.

Gli pneumatici di serie sono i Michelin Pilot Sport Cup 2 mentre a richiesta ci sono i cerchi in fibra di carbonio, leggerissimi: da 5.9 kg all’anteriore (20” x 9.5”) e 7.4 kg al posteriore (21” x 12”).

L’aerodinamica è molto avanzata e aggressiva, forte anche della grande ala posteriore allargata e attiva, a doppio profilo, montata in alto. Lo splitter anteriore è molto profondo e anche gli specchietti riescono a fornire fino a 20 kg di carico aerodinamico, inviando il flusso d’aria verso la parte posteriore della “megacar”. Le singolari portiere sono state riprogettate per consentire un angolo di apertura migliore. Il tetto in carbonio può essere facilmente rimosso, trasformando la supersportiva da coupé a roadster in pochi minuti.

Interni

Per quanto concerne gli interni, infine, segnalo la presenza di: touchscreen TFT, porte di ingresso USB, ricarica induttiva del telefono, connettività Bluetooth, clima automatico, rivestimenti in pelle o Alcantara con cuciture a contrasto, sensori di parcheggio, pedaliera e sterzo regolabili, etc.

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