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Peugeot 205 festeggia 40 anni

L'utilitaria da 3,70 metri, fu disegnata da Gérard Welter mentre Paul Bracq si occupò degli interni. Ci si affidò invece a Pininfarina per la creazione della versione cabriolet.

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L’iconica Peugeot 205 festeggia 40 anni dalla nascita: la Casa del leone la presentò infatti il 24 febbraio 1983. Jean Boillot, dirigente e membro del CdA, dette la luce verde alla fine degli anni Settanta alla nascita della 205. La piccola utilitaria ebbe un successo travolgente anche perché era economicamente accessibile. La compatta fu la prima ad adottare le barre di torsione posteriori: una soluzione che liberava più spazio nell’abitacolo.

I motori. La 205 adottò per prima la nuova famiglia di motori XU. Tutti questi motori a 4 cilindri disponevano delle seguenti caratteristiche: albero a camme in testa; blocco e testata in lega d’alluminio con camicie umide amovibili sui motori a benzina; disposizione anteriore inclinata all’indietro. Si inizia con il motore XV8, (954 cm3 con 45 CV e velocità massima 134 km/h) passando per il XW3 (1.124 cm3 e 50 CV) e l’XY8 (1360 cm3 da 60 o 80 CV montato anche sotto il cofano della GT 5 porte e XS a tre porte). Si poteva avere la 205 con il cambio automatico: una rarità per l’epoca.

La Turbo 16. Successivamente, arrivò il motore XU8T della leggendaria 205 Turbo 16. Si tratta di un motore con le seguenti caratteristiche: 1775 cm3 (83×82 mm) di cilindrata, compressione 6,5:1; 147 kW (200 CV) di potenza a 6.750 giri/min; coppia massima di 255 Nm a 4.000 giri/min; 16 valvole; iniezione; sovralimentato con turbocompressore e dotato di intercooler. Nel settembre del 1983, arrivò l’XUD7. Questo è un propulsore a 4 cilindri da 1.769 cm3 di cilindrata erogante 60 CV. La 205 diventava così la prima piccola auto francese diesel. Offriva prestazioni equivalenti a un benzina ma con consumi più contenuti (3,9 l/100 km in media). Nel 1984 arrivarono infine le versioni 3 porte e GTI e successivamente quelle più accessibili come la Junior del 1986 e quelle più prestigiose quali la Lacoste o la Gentry.

Tanti successi. La 205, come tutti noi ci ricordiamo, è stata anche un’autentica campionessa, avendo partecipato nel 1984, sotto la guida di Jean Todt (uno che di successi motoristici ne capisce eccome) al Campionato del Mondo Rally. Più specificatamente, la 205 Turbo 16 partecipava al mostruoso “Gruppo B”. Nella prima stagione, Ari Vatanen vinse 3 gare mentre nel 1985 e 1986, Peugeot vinse il Costruttori e il Piloti con Timo Salonen (1985) e Juha Kankkunen (1986). Cancellato il “Gruppo B”, alla fine del 1986, Todt portò la 205 T16 alla Parigi-Dakar dove vinse le edizioni 1987 e 1988 grazie ai soliti noti: Vatanen e Kankunnen. Nel 1998, dopo 15 anni di produzione e 5.278.300 unità prodotte, la 205 andò in pensione. Peccato.

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