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Aston Martin F1: 2021 – 1959, Motore, Team, Piloti

Nel 2021, Vettel e Stroll guideranno le vetture Aston Martin di nuovo in F1 dopo oltre 60 anni.

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Carroll Shelby sulla DBR4 nel 1959.
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Progetto Aston Martin F1. Dopo oltre 60 anniAston Martin torna in Formula 1, gestendo direttamente una propria scuderia che altro non è che la Racing Point ridenominata Aston Martin F1 Team nel 2021. Il Costruttore britannico ha conseguito diversi successi nel mondo dell’automobilismo. L’attività del blasonato marchio britannico di auto di lusso cominciò 107 anni con la fondazione del 1913 per mano di Lionel Martin e Robert Bamford.

Gli anni ’20 e ’40

Negli anni ’20, il ricchissimo conte Louis Zborowski commissionò due auto da corsa dell’azienda britannica che avrebbero preso parte all’evento Isle of Man TT del 1922. Zborowski fornì circa £10.000 per il progetto, destinati anche alla creazione di un nuovo motore da 1.486 cc erogante 55 CV. In realtà, i telai TT1 e TT2 parteciparono al Gran Premio di Francia da 2.0 litri, il 15 luglio a Strasburgo. Le TT furono sviluppate e si aggiudicarono diversi podi, ma la morte di Zborowski, al volante di un’auto da corsa, di fatto bloccò l’attività sportiva di Aston Martin. Nel 1946, il bizzarro pilota St John Ratcliffe Stewart Horsfall vinse il Gran Premio di auto sportive del Belgio del 1946, al volante di un’auto da corsa con motore 4 cilindri da 1.950 cc erogante circa 125 CV.

Gli anni ’50

Il proprietario dell’epoca, Sir David Brown, credeva fermamente nel motorsport come strumento utile a sviluppare l’importanza commerciale del Marchio. E così presentò un piano per partecipare al Campionato Mondiale Sportscar e alla neonata F1.

La Formula 1

La prima macchina con cui Aston Martin partecipò alla F1 fu la DBR4, costruita e testata nel 1957 ma impiegata solamente nel 1959. Questo ritardo è dovuto al fatto che si preferì dare la priorità allo sviluppo della DBR1 che vinse la 24 Ore di Le Mans del 1959. Il debutto nel GP d’Olanda 1959 fu povero e misero, considerando il doppio ritiro dei piloti Carroll Shelby e Roy Salvadori, per la rottura del motore. Su 4 GP disputati, si segnalano 4 ritiri e un doppio sesto posto ottenuto da Salvadori in Gran Bretagna e Portogallo.

La fortuna della DBR5 nel 1960 non andò meglio, anzi. Nel GP d’Olanda, la scuderia decise di non prendere parte alla gara mentre nel GP del Portogallo si registrò il ritiro di Salvadori per problemi allo sterzo e l’undicesimo posto ottenuto dal francese Maurice Trintignant. La collaborazione con la Red Bull cominciò nel 2016 mentre dal 2018 al 2020, Aston Martin divenne title sponsor della scuderia anglo-austriaca. E nel 2021, Aston Martin, sotto la guida del presidente esecutivo Lawrence Stroll, gestirà in maniera diretta la sua scuderia che è la “vecchia” Racing Point. La power unit sarà Mercedes.

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