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Velar ibrida 2021 Prezzo: MHEV e PHEV

Il SUV si posiziona fra la Range Rover Evoque e la Range Rover Sport. Sfodera un aspetto lussuoso, sportivo, raffinato e si affida a motori più puliti e ibridi.

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La Range Rover Velar ibrida è già sul mercato da diverso tempo e io trovo che sia un SUV dall’estetica sportiva, elegante e riuscitissima. La tecnologia ibrida si declina nelle versioni MHEV (l’ibrido leggero) e in quelle PHEV. In questo articolo ci concentreremo soprattutto sulle motorizzazioni disponibili.

Prezzi

I prezzi, come indicati dal configuratore ufficiale Land Rover, partono da € 60.300 con riferimento al modello base. Leggermente più cara la versione R-Dynamic (€ 64.200) mentre la ‘Range Rover Velar Edition’, che può beneficiare della esclusiva tinta carrozzeria Lantau Bronze, ha un prezzo di listino ben più sostanzioso (€ 78.600).

PHEV

Voglio cominciare dal nuovo 2 litri quattro cilindri P400e Plug-in, capace di offrire una potenza di sistema da 404 CV e 640 Nm di coppia. Il motore a benzina sprigiona 300 CV mentre quello elettrico 105 kW. Con questa cavalleria, il SUV può scattare da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Land Rover ricorda che la batteria agli ioni di litio da 17,1 Wh, che si trova sotto il portabagagli, è ricaricabile all’80% in soli 30 minuti ad una stazione CC a carica rapida, o in un’ora e 40 minuti con una wallbox da 7kW. Oltre al dato relativo all’autonomia elettrica (53 km), mi piace sottolineare le cifre relative al consumo e alle emissioni che si assestano, rispettivamente, a 2,2 litri/100 km e a 49 g/km di CO2.

MHEV

Sulla Velar ha debuttato anche una nuova famiglia di 6 cilindri in linea Ingenium da 3.0 litri. Questi motori ottimizzati, benzina e diesel, sono disponibili con tecnologia MHEV a 48 Volt. Si caratterizzano per consumi ridotti e una grande raffinatezza. L’offerta del nuovo 6 cilindri in linea contempla diverse varianti: D300 (diesel da 300 CV) e P400 (benzina da 400 CV). Tutte si caratterizzano per avere le sospensioni pneumatiche di serie. La tecnologia MHEV si basa su un generatore/starter a cinghia collocato nel vano motore.

Esso recupera l’energia normalmente persa in decelerazione per poi immagazzinarla in una batteria agli ioni di litio da 48 Volt posta sotto il bagagliaio. Questa batteria assiste il motore in accelerazione e dà anche il suo contributo alla reattività del sistema start/stop. Segnalo, infine, il debutto del quattro cilindri Ingenium D200 diesel (204 CV), anch’esso dotato del sistema MHEV a 48 Volt, con emissioni di CO2 pari a 165 g/km a fronte di consumi di 6,3 litri/100 km.

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