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Red Bull F1 2020: Presentazione | Auto | Analisi

I confermati Max Verstappen e Alex Albon guideranno la RB16.

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Foto: Thomas Butler / Red Bull Content Pool
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Nel corso della giornata di ieri è stata svelata la Red Bull F1 2020 anche se più propriamente dovrei riferirmi alla RB16 costruita dalla scuderia Aston Martin Red Bull Racing. La monoposto mostrava già la livrea da gara 2020, quella tradizionale e iconica della Red Bull. La speranza per i bibitari è quella di poter lottare con Mercedes (e si spera, con la Rossa) per i due titoli mondiali anche se le Frecce d’Argento partono ovviamente con i favori del pronostico. Sì, anche quest’anno.

Già avvenuto il debutto in pista

La Red Bull F1 2020 ha già debuttato in pista ieri pomeriggio a Silverstone, una settimana prima dei test pre-stagionali di Barcellona. E così Max Verstappen ha percorso i 2.638 km del circuito sfruttando una giornata ufficiale di riprese. Max si è detto soddisfatto della giornata vissuta, considerando anche che non ci sono stati intoppi.

Rapida analisi tecnica

Cosa cambia? Cosa possiamo dire di questa nuova RB16 rispetto alla vettura del 2019? La filosofia del rastrello, tanto amata alla Red Bull e che ha generato molto carico aerodinamico, quest’anno sembra essere ancora più depotenziata anche considerando le riduzioni che le semplificazioni del 2019 hanno comportato. Il musetto appare veramente carico di soluzioni innovative quali le varie aperture e fessure che incalanano il flusso d’aria verso la parte inferiore dello stesso muso. Dal nasetto centrale si staccano due alette che si raccordano poi con i piloncini; contestualmente è molto interessante notare la presenza di quei profili laterali che si innestano all’altezza del logo Aston Martin del musetto. Lo scopo di questi ultimi è sempre lo stesso: incanalare nel miglior modo possibile il flusso d’aria verso il posteriore. La fessura del sistema S-duct è stata rivisitata, aggiungendo anche due profili laterali aerodinamici. Le fiancate sono state pesantemente aggiustate mentre si possono notare due piccole appendici aerodinamiche dietro l’halo. Inoltre, sotto l’airbox si nota un’ulteriore appendice aerodinamica (una sorta di bastoncino).

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